La Sardegna di Dante - Notizie dall'Archivio di Stato di Cagliari

Come un poco di raggio si fu messo
nel doloroso carcere, e io scorsi
per quattro visi il mio aspetto stesso,

ambo le man per lo dolor mi morsi;
ed ei, pensando ch’io ’l fessi per voglia
di manicar, di subito levorsi

e disser: "Padre, assai ci fia men doglia
se tu mangi di noi: tu ne vestisti
queste misere carni, e tu le spoglia".

Queta’mi allor per non farli più tristi;
lo dì e l’altro stemmo tutti muti;
ahi dura terra, perché non t’apristi?

Poscia che fummo al quarto dì venuti,
Gaddo mi si gittò disteso a’ piedi,
dicendo: "Padre mio, ché non mi aiuti?".

Quivi morì; e come tu mi vedi,
vid’io cascar li tre ad uno ad uno
tra ’l quinto dì e ’l sesto; ond’io mi diedi,

già cieco, a brancolar sovra ciascuno,
e due dì li chiamai, poi che fur morti.
Poscia, più che ’l dolor, poté ’l digiuno".

Quand'ebbe detto ciò, con li occhi torti
riprese 'l teschio misero co' denti,
che furo a l'osso, come d'un can, forti»

(Inferno, Canto XXIII, vv. 55-78)

Alla figura del Conte Ugolino della Gherardesca è legato il famoso Castello di Acquafredda, sito sull'omonima rocca che sovrasta la Valle del Cixerri. Attestato nelle fonti fin dalla prima metà del XIII secolo, il castello e il territorio circostante passarono ai conti Donoratico della Gherardesca, nella pesona del celebre conte Ugolino, nonno materno di Nino Visconti, ultimo Giudice di Gallura e amico personale di Dante, a seguito della caduta del Giudicato di Cagliari.

L'Archivio di Stato conserva documenti riguardanti il castello nel fondo archivistico "Antico Archivio Regio", grazie a cui è possibile ricavare informazioni circa la struttura e la sua gestione in età aragonese, tra cui un ordine del Governatore di Cagliari e Gallura del giorno 9 ottobre 1362 inerente alla nomina di Bernardo de Badoz quale alcalde del castello di Acquafredda (ASCa, Antico Archivio Regio, vol. K1, c. 12). I volumi K2 e K3 riportano anche numerosi mandati di pagamento e ordini riguardanti l'armamento e la manutenzione della struttura, compreso un mandato di pagamento del giugno 1407, circa, appunto, le attività di manutenzione nel "Castell d'Aygueffrede" - il documento ha subito un'importante opera di restauro -.

Nel corso dei secoli l'antica baronia di Acquafredda appartenne a diverse nobili famiglie, e fu inclusa in più feudi (a partire dal marchesato di Palmas). Altro documento proposto è un "Albero genealogico tratto dalle sovra riferite notizie e documenti" conservato nel fondo archivistico "Regio demanio – Feudi", Marchesato di Villacidro e Palmas, che riassume la storia delle proprietà dei territori del feudo, compresi quelli del castello, acquistato alla metà del XV secolo da Pietro Bellit e Giacomo Aragall dalla famiglia Otger. Il castello sarà riscattato dal Re di Sardegna nel 1785.

Vedi i post nella pagina Facebook dell'Archivio di Stato di Cagliari.

Data: 25 marzo 2020
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Cagliari, Archivio di stato di Cagliari
Orario:
Telefono: +39 070669450
E-mail: as-ca@beniculturali.it

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