La Commedia racconta la Sardegna

«Chi fu colui da cui mala partita 
di’ che facesti per venire a proda?». 
Ed ei rispuose: «Fu frate Gomita,
 
quel di Gallura, vasel d’ogne froda, 
ch’ebbe i nemici di suo donno in mano, 
e fé sì lor, che ciascun se ne loda.
 
Danar si tolse, e lasciolli di piano, 
sì com’e’ dice; e ne li altri offici anche 
barattier fu non picciol, ma sovrano.
 
Usa con esso donno Michel Zanche 
di Logodoro; e a dir di Sardigna 
le lingue lor non si sentono stanche. 
(Inferno, Canto XXII, vv. 79-90)
 
Il Poeta e la sua Guida, scortati dai demoni detti Malebranche, stanno attraversando la Bolgia dei barattieri, fraudolenti colpevoli di aver usato le loro cariche pubbliche per arricchirsi, dannati ad essere immersi nella pece bollente. Uno dei dannati, Ciampòlo di Navarra, interrogato da Virgilio racconta che il compagno di pena da cui si è separato è frate Gomìta, governatore della Gallura e maestro di inganni, che ebbe in suo potere i nemici del suo signore (Nino Visconti) e li liberò in cambio di denaro, non tralasciando di compiere altre baratterie. Insieme a lui c'è anche Michel Zanche, anch'egli sardo e governatore del Giudicato di Torres, o Logudoro: avrebbe usurpato il giudicato, venendo poi ucciso dal genero Branca Doria. Dante punisce anche Branca, collocandolo nell'inferno tra i traditori degli ospiti quando era ancora in vita. 
A Sassari, ultima capitale del Giudicato di Torres, nel 1294 – subito dopo gli eventi narrati da Dante e pochi anni prima che egli inizi a scrivere la sua Commedia – i cittadini si costituiscono in Libero Comune e promulgano gli Statuti Sassaresi.
Vi presentiamo il frontespizio e alcune pagine interne del codice degli Statuti risalente al 1316 compilato in sardo volgare: quel sardo che Dante immagina in bocca a frate Gomita e a Michel Zanche mentre parlano incessantemente della loro Sardegna. 
Nella pagine dell’Archivio Storico del Comune di Sassari potrete approfondire il tema degli Statuti Sasseri e sfogliare i diversi codici. http://archiviostorico.comune.sassari.it/statuti/
 
Vedi i post nei canali social della Soprintendenza archivistica della Sardegna

 

Data Fine: 25 marzo 2020
Luogo: Cagliari, Palazzo Barrago
Orario: 00.00
Telefono: 070401610
E-mail: sa-sar@beniculturali.it
Sito web

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